Le prossime mosse dopo il provvedimento dell’Antitrust

Il provvedimento dell'Antitrust certifica in modo inequivocabile che le pratiche scorrette messe in atto da Abbanoa non sono opinioni campate in aria ma fatti certificati da una lunga e meticolosa indagine condotta dalla Guardia di Finanza.

Al pronunciamento di principio dovrà quindi seguire la puntuale ricerca delle responsabilità civile e penale di queste condotte indegne di un gestore di un servizio così delicato come quello che governa le risorse idriche.

In attesa della pubblicazione degli esiti del nostro incontro con i vertici di Abbanoa: Ramazzotti, Deidda, Picciau e Fiori, anticipiamo che abbiamo ottenuto la rassicurazione che fino alla prossima riunione pubblica di Abbanoa a Silanus, verrà sospeso ogni provvedimento di slaccio.

Rimanete in contatto e sostenete il comitato!

Di seguito l'articolo con il video delle dichiarazioni delle associazioni dei consumatori tratto dal sito dell'Unione Sarda.


I consumatori all'attacco di Abbanoa: "Via i manager della società"

 

"La Regione sostituisca il management di Abbanoa dopo il provvedimento dell'Antitrust che condanna il gestore del servizio idrico al pagamento di una multa da un milione di euro per pratiche commerciali scorrette".

Scendono in campo le associazioni dei consumatori Adiconsum e Unione Nazionale Consumatori che questa mattina hanno convocato una conferenza stampa per illustrare "le malefatte di Abbanoa che da dici anni nega i diritti dei consumatori", tuona Giorgio Vargiu, presidente regionale di Adiconsum.

Chiedono quindi la testa dell'amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, e del direttore generale, Sandro Murtas, i rappresentanti delle associazioni perché "non è pensabile che chi sbaglia possa continuare a gestire un servizio pubblico", spiega Vargiu.

"E dire che quando era stato nominato Ramazzotti avevamo esultato, pensando che la sua nomina fosse dettata, finalmente, da ragioni di competenza e non di appartenenza", afferma. "Alla fine però il comportamento di Abbanoa non è cambiato".

"Un atteggiamento pesantissimo soprattutto sul piano morale", aggiunge Monica Satolli, segretario regionale dell'Unione nazionale consumatori, che trova conferma nel fatto che "la società continua a inviare le "bollette pazze", con fatturazioni di sette, otto, fino a dieci anni prima".

Oltre a rassicurare gli utenti sul fatto che "Abbanoa non potrà scaricare la multa dell'Antitrust sulle tariffe", spiega Vargiu, le associazioni dei consumatori chiedono alla Regione la convocazione immediata di un tavolo di confronto, alla Corte dei Conti di valutare se ci sono responsabilità contabili, alla Procura della Repubblica di verificare se esistono profili di responsabilità penale e civile.

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