Il parere dell’avvocato Masala

Torniamo sull'argomento depuratore. Essendo fallita ogni interlucuzione tra Abbanoa e Amministrazione Comuale circa la soluzione della vertenza "depuratore", paventiamo la volontà di Abbanoa di far trascorrere i tempi della prescrizione in modo tale che gli utenti, specialmente quelli che hanno già pagato, perdano ogni diritto ad eventuali rimborsi.

Contestualmente oltre che per la depurazione è opportuno interrompere la prescrizione anche per gli eventuali danni patiti nei periodi di erogazione di acqua non potabile, specialmente per gli utenti che non hanno aderito alla Class Action.

Abbiamo pertanto chiesto un parere all'avvocato Dario Masala circa le azioni che possono intraprendere gli utenti affinché vengano interrotti i termini della prescrizione. L'avvocato Masala è altresì impegnato in alcune cause contro Abbanoa.

Questi i suoi consigli, particolarmente utili per tutti quegli utenti che hanno ricevuto fatture di importo elevato.

"Per interrompere la prescrizione, si rende opportuno effettuare una comunicazione ad Abbanoa (con prova della avvenuta ricezione da parte del destinatario), dal momento che il tempo e i termini di prescrizione decorrono anche in favore del Gestore Idrico".

"Perciò, è necessario, in vista di una eventuale futura chiamata in causa per eventuali restituzioni di somme non dovute e indebitamente pagate, contestare le singole fatture e mettere in mora Abbanoa per il rimborso della quota di depurazione non dovuta e, appunto, per la restituzione delle somme pagate in caso di somministrazione di acqua non potabile, con relativa richiesta di risarcimento del danno.
Contestualmente è anche bene eccepire la prescrizione dei propri debiti, qualora sia realmente fondata".


 

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Ordinanza conguagli regolatori

Abbanoa ha pubblicato a sue spese sui quotidiani sardi, l'ordinanza del Tribunale di Nuoro che le vieta di pretendere la riscossione dei conguagli regolatori. L'ordinanza parla chiaro: il pagamento di queste somme potrà essere fatto solo su base volontaria, ogni pretesa forzosa da parte di Abbanoa va contro l'ordinanza e verrà punita con una sanzione da 516 euro.

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Adiconsum – comunicato sulla sentenza del Tribunale di Nuoro

I sardi che hanno letto l'Unione Sarda di oggi 21 giugno 2018, hanno capito che Abbanoa avrebbe avuto riconosciuti tutti i diritti a pretendere i conguagli regolatori e che Adiconsum avrebbe avuto torto a mettere in dubbio questa pratica. Pubblichiamo pertanto il comunicato di Adiconsum dove si contesta su tutta la linea la correttezza dell'operato e della camunicazione di Abbanoa, che ancora una volta purtroppo diffonde informazioni non veritiere. Alleghiamo quindi anche la sentenza integrale del Tribunale di Nuoro, dove ciascuno può leggere chiaramente che quanto asserito da Abbanoa è sbagliato.


 

 

 

Comunicato stampa

ABBANOA

Mente sapendo di mentire

L'ennesima bufala del Gestore Idrico

E' falso che il Tribunale di Nuoro abbia dichiarato legittimi i Conguagli Regolatori

  E' falso che abbia riammesso la possibilità di inviare solleciti di pagamento

Al contrario il Tribunale ha sostanzialmente rigettato il reclamo di ABBANOA coadiuvata da EGAS e da UTILITALIA

confermando l'illegittimità dei Conguagli Regolatori

Ancora un indegno tentativo da parte del Gestore Unico del SII sardo, Abbanoa, di presentare agli utenti "notizie" con una visione distorta e ingannevole della realtà per indurli a fare scelte (pagare i conguagli regolatori) che altrimenti non farebbero.

Notizie divulgate da numerosi organi di informazione regionale, modulate su un più che fuorviante comunicato emesso dall'Ufficio Stampa del Gestore idrico, nel quale, tra l'altro, si spiegano i "..perché i conguagli regolatori sono legittimi" e i "perché non hanno fondamento le contestazioni sulla retroattività". Notizie destituite di ogni fondamento, non corrette, fuorvianti ed ingannevoli.

Nell'allegare, a smentita del fondamento di tali notizie, copia dell'Ordinanza pubblicata dal Tribunale di Nuoro in data 19 c.m., si sottolinea che il reclamo proposto da Abbanoa S.p.A. non è stato affatto accolto tant'è vero che con l'Ordinanza collegiale è stato  confermato:

a)   l'ordine impartito ad Abbanoa s.p.a. di astenersi dall’inviare agli utenti “preavvisi di distacco e sospensione della fornitura” riguardanti le somme a titolo di “conguagli partite pregresse 2005-2011”.

b)   l'ordine di cessare ogni attività di riscossione coattiva connessa e conseguente alla richiesta di pagamento delle somme pretese a tale titolo.

Il Tribunale ha inoltre ordinato  la pubblicazione del dispositivo dell' ordinanza su “La Nuova Sardegna” e l’”Unione Sarda”, per un giorno di domenica entro 20 giorni dalla comunicazione del provvedimento ed ha anche stabilito l’attuazione immediata di quanto ordinato nei punti precedenti, confermando nell’importo di € 516,00 la sanzione per ogni violazione di quanto sopra disposto.

E' pur vero che il Tribunale ha rimosso l'ordine, in precedenza dato ad Abbanoa , di astenersi dal fatturare i Conguagli Regolatori (peraltro già ampiamente fatturati nel corso del 2016), ma ciò ha fatto soltanto per ragioni di ordine processuale legate alla natura del procedimento di natura cautelare. Resta ferma tuttavia l'affermazione della illegittimità della pretesa. Nel corpo dell'ordinanza, infatti, il Tribunale, confermando il proprio provvedimento del 26 gennaio 2018, ha espressamente affermato l'illegittimità dei Conguagli Regolatori pretesi da ABBANOA. Sul punto il Tribunale di Nuoro si esprime in termini estremamente chiari: "…la quantificazione del conguaglio…..si risolve nell'introduzione di una tariffa integrativa retroattiva su consumi effettuati negli anni precedenti, che appare  illegittima sia per violazione del principio di irretroattività degli atti amministrativi, sia per violazione…….del principio di affidamento e della regola della buona fede nell'esecuzione del contratto".  

Quindi altro che conguagli legittimi!

In buona sostanza la facoltà di emettere fattura non significa affatto diritto di esigerne il pagamento.

Preme evidenziare che il comunicato stampa emesso da Abbanoa S.p.A. e le notizie divulgate dagli organi di stampa costituiscono una palese violazione del diritto previsto dall'art. 2 del Codice del Consumo a mente del quale ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti comefondamentali i diritti  ad un'adeguata informazione, ad una corretta pubblicità, nonché i diritti  all'esercizio delle pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà, oltre alla correttezza, alla trasparenza ed all'equità nei rapporti contrattuali.

Complesso di diritti nel caso di specie smaccatamente violati per cui ferma ogni altra iniziativa di tutela degli utenti, ADICONSUM provvederà a denunciare il caso alle Autorità di garanzia, di vigilanza e di controllo  ed a chiedere l'apertura di un procedimento sanzionatorio.

Nel frattempo  gli utenti che dovessero ricevere fatture per i conguagli sono pienamente legittimati a non pagare dal momento che nei loro confronti non potrà essere promossa da parte di Abbanoa alcuna iniziativa finalizzata alla intimidazione con minaccia di slaccio e al recupero coattivo delle somme illegittimamente pretese.

In ultimo: Nel comunicato stampa del Gestore, l'azione svolta da Adiconsum,  ossia la tutela dei diritti dei consumatori, è oggetto di un ennesimo attacco di chiaro contenuto diffamatorio che non potrà passare inosservato e non varrà certo ad indurre l'Associazione a desistere dall'esercizio di ogni azione istituzionale utile per il perseguimento del suo fine istituzionale: la tutela dei consumatori.

Contenuti diffamatori che saranno oggetto di specifica denuncia alla Procura della Repubblica competente.


Giorgio VARGIU

 

Presidente ADICONSUM-Sardegna

Piazza Roma pal. SOTICO piano 3° – 09170 ORISTANO
Tel./Fax 0783.73945 – cell. 393.3306209

e-mail: sardegna@adiconsum.it


Articolo Unione Sarda


Sentenza Tribunale di Nuoro




 

 

 

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I numeri delle Class Action contro Abbanoa

Venerdì 18 maggio abbiamo terminato la raccolta delle adesioni alla class action per i conguagli regolatori di Abbanoa, il 20 aprile 2018 abbiamo invece concluso con quella per l'acqua potabile.
Complessivamente gli utenti di Silanus hanno risposto massicciamente alle due cause collettive contro Abbanoa per il tramite dell'Adiconsum Sardegna.
Rimane ancora nelle mani del sindaco l'annoso problema delle tariffe depurazione fatturate da Abbanoa nel periodo 2006-2015.
La trattativa presso il fantomatico tavolo tecnico regionale è arenata da mesi, nel frattempo Abbanoa continua a pretendere il pagamento degli oneri di depurazione.
Per quanto riguarda la class action per l'acqua potabile, che ricordiamo riguarda la richiesta di un risarcimento per quei giorni in cui l'acqua è stata dichiarata non potabile a seguito di ordinanze sindacali nel periodo 2011-215, sono state inoltrate 198 pratiche, coinvolgenti 589 cittadini di cui 61 minorenni.
Alla class action per i conguagli regolatori hanno invece aderito 96 titolari di contratto, per un importo complessivo di oltre 20mila euro, che ricordiamo sono l'esito di fatturazioni aggiuntive su importi già fatturati e pagati.
L'importo medio di ogni bolletta di conguaglio è di circa 200 euro, con una gamma di importi che varia da poche decine di euro, fino a punte di 5/6/700 euro e oltre.
Ricordiamo che avranno diritto ad un eventuale risarcimento solo ed esclusivamente coloro che hanno aderito alla causa.
Adesso non ci resta che attendere fiduciosi la sentenza del Tribunale di Cagliari.

 

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Class Action – decalogo istruzioni

CLASS ACTION

Ogni cittadino di Silanus e della Sardegna può aderire alla Class Action contro Abbanoa per chiedere un equo risarcimento per l’acqua non potabile distribuita da Abbanoa negli anni 2011-2015.

Il Tribunale di Cagliari ha ammesso la Class Action, pertanto il comitato Abba·Giusta in collaborazione con Adiconsum ha messo a disposizione la modulistica necessaria per aderire alla Class Action.

DECALOGO

  1. Ogni cittadino, titolare, non titolare, convivente, maggiorenne o minorenne ha diritto a chiedere uno ed un solo risarcimento, pertanto i titolari di più utenze possono fare una sola istanza. Il contratto deve essere ad uso domestico.
     
  2. La pratica di adesione può essere presentata dal titolare o anche da un utente non titolare, per esempio utenti che non hanno fatto la voltura dell’utenza o che sono affittuari o usufruttuari.
     
  3. Prima di compilare i moduli occorre produrre la fotocopia di una fattura del periodo 2011-2015, della carta d’identità del presentatore della domanda di adesione (titolare o meno dell’utenza) e di tutti i membri conviventi maggiorenni, i minorenni alla data di adesione sono esonerati.
     
  4. Il costo della pratica comporta la spesa di euro 5 (cinque) per l’aderente e di euro 2 (due) per ogni membro convivente maggiorenne. I minorenni alla data di adesione non pagano.
     
  5. L’aderente deve compilare, a seconda dei casi: il modulo 1, modulo 2 o modulo 4, unitamente al modulo 7 e al modulo 8.
     
  6. Ogni eventuale convivente maggiorenne deve compilare il modulo 3, unitamente al modulo 9 e al modulo 10.
     
  7. Il comitato Abba·Giusta metterà a disposizione di coloro che non possono stamparseli, i moduli necessari.
     
  8. Il comitato Abba·Giusta nei limiti del possibile fornirà la necessaria assistenza per la compilazione delle adesioni.
     
  9. Il comitato Abba·Giusta raccoglierà le adesioni, la documentazione e le relative quote, rilasciando regolare ricevuta.
     
  10. Elenco dei moduli da scaricare e stampare.

Mod. 1_Utente titolare del contratto – utente diretto

Mod. 2_Utente in condominio – utente indiretto

Mod. 4_utente non contrattualizzato – fruitore di servizio

Mod. 3_Consumatori facenti parte del nucleo familiare dell'utente diretto e indiretto

Mod. 7_Mandato ADICONSUM_titolari utenze

Mod. 8_Adesione ADI-Sar_class action abbanoa_anno 2018

Mod. 9_Adesione ADI-Sar_class action abbanoa_CONVIVENTE_anno 2018

Mod. 10_Mandato ADICONSUM_conviventi

 

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Class Action – atti preliminari e documentazione

assemblea

Ieri, venerdì 16 febbraio si è svolta un affollata assemblea del comitato per esplicare i termini e le procedure per aderire alla Class Action per l'acqua non potabile. Di seguito i giorni sottoposti ad ordinanza sindacale di divieto all'uso dell'acqua di rete e per i quali è stato chiesto al Giudice un equo indennizzo, sia per i titolari dell'utenza idrica che per i familiari conviventi.
Per completezza di informazione chiariamo che questa Class Action si limita a considerare gli anni dal 2011 al 2015.
Ringraziamo il sacerdote Lombardi che ci ha gentilmente messo a disposizione i locali dell'oratorio  e il presidente dell'Adiconsum, Vargiu per la disponibilità e chiarezza di esposizione.

Riepilogo ordinanze


Per aderire alla Class Action bisogna compilare i rispettivi moduli in base al tipo di utenza, allegando copia di una fattura relativa al periodo considerato e i documenti di identità del titolare e dei familiari conviventi, purchè maggiorenni alla data dell'adesione.

Il comitato valuterà tempi e luoghi dove poter raccogliere le adesioni e fornire un adeguato supporto a quanti avessero difficoltà nella compilazione della pratica.
La quota di adesione è stabilita in 10 euro per il titolare e 2 euro per ogni familiare convivente. Prossimamente verrà convocata un'assemblea per fornire tutti i dettagli del caso.


ELENCO DEI MODULI DA SCARICARE E COMPILARE:

Mod. 1_Utente titolare del contratto – utente diretto

Mod. 2_Utente in condominio – utente indiretto

Mod. 4_utente non contrattualizzato – fruitore di servizio

Mod. 3_Consumatori facenti parte del nucleo familiare dell'utente diretto e indiretto

Mod. 7_Mandato ADICONSUM_titolari utenze

Mod. 8_Adesione ADI-Sar_class action abbanoa_anno 2018

Mod. 9_Adesione ADI-Sar_class action abbanoa_CONVIVENTE_anno 2018

Mod. 10_Mandato ADICONSUM_conviventi

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