LA SCELTA AI SILANESI: Class Action ed azioni di difesa e tutela da Abbanoa

Lunedi 15 maggio u.s., L’Auditorium G. Fiori di Silanus più gremito che mai, ci ha dato la misura di quanto, col trascorrere del tempo, la vertenza dei Silanesi contro Abbanoa diventi sempre più sentita per tutti e, purtroppo e per alcuni in particolare, veramente assillante e drammatica.
A getto continuo, infatti, a partire dal mese di febbraio scorso, pervengono nell’ordine:
1) i solleciti di pagamento con preavviso di slaccio (e fin lì poco male, in quanto sappiamo che si tratta di comunicazioni cicliche a tempo atte ad interrompere i termini di prescrizione delle fatture);
2) gli avvisi di slaccio veri e propri (anche mediante pubblicazione mensile sul sito web www.abbanoa.it) che prevedono la effettuazione dello slaccio in qualsiasi momento senza ulteriori formalità;
3) le ingiunzioni di pagamento mediante la iscrizione a ruolo e conseguente “riscossione coatta” emesse a seguito del gentile omaggio datato 30 dicembre 2016 che il Governo centrale con la firma del Ministro Padoan, ha elargito ad Abbanoa SpA;
A fronte del sopra elencato stillicidio di azioni da parte di Abbanoa, la giornata del 15 Maggio era particolarmente attesa e dedicata a conoscere i risultati sin qui conseguiti dalla nostra Amministrazione Comunale nel corso dei 7 mesi (da Ottobre a tutto Aprile) nei quali ha costantemente interloquito con i massimi esponenti di Abbanoa SpA, per affrontare e tentare di risolvere – come da impegno pubblico assunto e più volte ribadito – la cosidetta “Vertenza Abbanoa”.
Per memoria, tale vertenza, era articolata, in ordine di importanza specifica sui seguenti punti:
a) restituzione o scorporo dalle fatture di tutte le utenze silanesi degli oneri di depurazione per il periodo 2006/2015;
b) storno dei crediti prescritti;
c) possibilità di predisporre dei piani di rientro per il pagamento dei crediti non contestati e/o non contestabili;
d) possibilità di istituire nel Municipio uno Sportello a tempo con un organismo di conciliazione ad hoc;

Pertanto, l'Assemblea si è aperta con un ampio e articolato resoconto con cui, il Sindaco Giampietro Arca ha informato i presenti circa le richieste avanzate ad Abbanoa e sulle relative risposte ottenute nel corso del lungo periodo di trattativa;
In sintesi, circa il punto a) che da sempre costituisce il principale elemento di contenzioso che riguarda tutti gli utenti Silanesi (a nostro avviso, quindi, anche il Comune per le utenze ad esso intestate), nonostante il Sindaco abbia perorato le ragioni dei cittadini e quindi le stesse del Comitato e dell’Adiconsum che al Comitato aderisce, Abbanoa si e' confermata irremovibile circa il suo presunto diritto ad aver riscosso ed a continuare ad esigere le somme fatturate a titolo di oneri di depurazione;
sempre in relazione alla voce “oneri di depurazione”, Abbanoa, avrebbe manifestato la disponibilità (per la verità poco chiara senza la esemplificazione pratica necessaria), a riconoscere la inesigibilità e/o la restituzione delle somme riferite alla depurazione per un periodo inferiore a 4 anni (si sarebbe parlato di 3 anni e 8 mesi), collocabili in via continuativa tra il 2006 e il 2009 + alcuni mesi nel corso del 2014/2015.
Ancora in riferimento agli oneri di depurazione, Abbanoa si sarebbe dichiarata disposta (sic!) ad adottare il regime di prescrizione di cui al punto b) storno dei crediti prescritti; è appena il caso di ricordare come tale facoltà sia esercitabile liberamente da qualsiasi consumatore e non è certamente una concessione di Abbanoa!
In ogni caso, Il Sindaco, concludendo il suddetto resoconto circa il contenzioso sugli oneri di depurazione, confermava alla Assemblea – in linea con le richieste dei cittadini e del Comitato – la sua totale convinzione circa la inesigibilità da parte di Abbanoa delle somme per la depurazione per tutto il periodo dal 2006 sino all’agosto 2015 (data di asserita riattivazione della funzionalità dell’impianto) e del conseguente obbligo di restituzione delle somme a tale titolo riscosse.
Tutto ciò premesso, ritenendo perciò esauriti i margini di trattativa e preso atto dell’irremovibilità della controparte Abbanoa, Il Sindaco comunicava di aver individuato quale ultimo tentativo per dirimere la questione fra il Comune ed Abbanoa, la richiesta di istituzione di un tavolo tecnico presso la Regione Sardegna, con l’obiettivo di sottoporre le parti ad un formale parere di indirizzo (circa la legittimità del pagamento oneri depurazione per il periodo relativo) da emettere da parte dell’Avvocatura dello Stato.
La intenzione di adire a tale ultima opportunità, il Sindaco l’aveva anticipata a fine Aprile in un incontro informativo ai rappresentanti dei gruppi consiliari ed alle forze politiche collegate, oltrechè al portavoce del Comitato Abbagiusta.
Nell’occasione , come Comitato, ritenendo di non aver titolo ad approvare o meno tale tentativo (che rientra esclusivamente nella sfera decisionale dell’Amministrazione), invitammo il Sindaco a procedere a sua discrezione; lo sollecitammo piuttosto a convocare invece prima possibile l’Assemblea di cui diamo resoconto.

Sui punti c) e d), considerati molto importanti a parere del Comitato, sempre richiesti (ed in larga parte promessi nel corso degli incontri pubblici ai quali sono intervenuti i dirigenti di Abbanoa), sarebbe emerso il rifiuto da parte di Abbanoa ad attivarsi secondo le due richieste;
Infatti, se non abbiamo capito male, Abbanoa si è resa disponibile (esclusivamente in collaborazione con la figura del Sindaco), al riesame delle sole pratiche relative ad utenti ai quali sarebbe stato notificato l’imminente slaccio o una ingiunzione di iscrizione a ruolo del credito e dell’avvio della riscossione coatta. In tal senso Abbanoa e l’Amministrazione avrebbero operato nell’ultimo periodo onde evitare provvedimenti (slacci e ingiunzioni) già divenuti esecutivi; interventi di emergenza, da “ultima spiaggia” che, ancorchè andati a buon fine (almeno per quanto riguarda il mancato slaccio), non riteniamo siano accettabili come soluzione equa e auspicabile; a fronte, infatti, dello slaccio imminente o del pignoramento/blocco di un bene personale o familiare, ciascun utente diventa molto più fragile, debole e ricattabile da parte di Abbanoa.
E’ chiaro pertanto che tale procedura nulla abbia a che vedere con le richieste dei punti c) e d) che offrivano invece lo strumento più adatto (e, per noi, anche più corretto, trasparente ed equo), per la immediata riduzione ed eliminazione entro un breve lasso di tempo di ogni contenzioso aperto a Silanus;

Infine, non si può non rimarcare che, essendo in corso per circa 8 mesi una interlocuzione al massimo livello fra l’Amministrazione Comunale che rappresenta tutti i Silanesi e il Gestore del Servizio Idrico Abbanoa (SpA a capitale interamente pubblico), ci pareva formalmente e sostanzialmente corretto che – almeno nelle more della trattativa in corso e per tutta la sua durata – si adottasse fra le parti un protocollo di conciliazione e di risoluzione delle vertenze e dei reclami definito appositamente.
Diversamente non si capisce, a nostro avviso, il valore e cosa rappresenti una “trattativa” o una “interlocuzione” fra soggetti e rappresentanze istituzionali o di natura pubblica quali un Comune e una Società di proprietà dei Comuni e della Regione Sardegna.

Conclusa l’esposizione da parte del Sindaco dei punti sopra riportati, sono iniziati gli interventi dei cittadini che ovviamente si sono focalizzati sui fatti contingenti ed ultimi; segnatamente l’arrivo della valanga di solleciti, notifiche, preavvisi di slaccio ed ingiunzioni di riscossione coatta;
Quasi tutti gli intervenuti, con diversi toni e sfumature ma con la stessa preoccupazione e richiesta di aiuto ed assistenza, hanno rimarcato come Abbanoa non abbia rispettato nessuno degli impegni pubblicamente presi circa i 4 punti di controversia sopra citati; è emersa anche da coloro che si sono pubblicamente espressi una generale sfiducia sulla credibilità e la attendibilità di Abbanoa e, quindi, sul reale ed effettivo esito finale dell’arbitrato al tavolo tecnico attivato su richiesta del Sindaco presso la Regione Sardegna.
Posto che alcuni interventi dei cittadini, lamentando la aggressività delle pratiche di Abbanoa hanno comprensibilmente chiamato in causa una sorta di “assenza” data dalla oggettiva difficoltà a rapportarsi all’Adiconsum (associazione dei consumatori che assiste da 2 anni sia il Comitato Abbagiusta che molti singoli utenti nella vertenza) per avere informazioni, conforto ed ulteriori azioni di tutela, il Dott. Giorgio Vargiu, responsabile di Adiconsum Sardegna, ed appositamente da noi chiamato all’Assemblea, è intervenuto a quel punto per riepilogare lo stato generale del contenzioso in atto, ed in particolare ,gli ultimi sviluppi ed aspetti tecnici e normativi circa le procedure delle conciliazioni individuali sui reclami presentati mediante Adiconsum contro Abbanoa;
In particolare, il responsabile Adiconsum, si soffermava sugli aspetti tecnico-procedurali connessi al procedimento di ingiunzione per la iscrizione a ruolo dei crediti da parte di Abbanoa e successivo pignoramento (riscossione coatta);
Tale aspetto infatti rappresenta per tutti noi consumatori ed utenti di Abbanoa una (triste) e grave novità e in tal senso era utile e richiesto ascoltare il parere compiuto ed articolato del Dott. Vargiu di Adiconsum;
principalmente per questo, era stata da noi richiesta e sollecitata la sua presenza.

Tuttavia, nella forma e nel merito, spiace ricordare quanto è accaduto sotto gli occhi dei presenti; già dall’inizio dell’intervento del Dott. Vargiu, il Sindaco mostrava chiari segni di insofferenza (e fin lì, tutto normale, ci mancherebbe…); purtroppo, quando tale insofferenza ha iniziato a manifestarsi con puntualizzazioni, interruzioni e rettifiche sovrapposte all’intervento del Dott. Vargiu, quest’ultimo, comprensibilmente innervosito, ha abbandonato il microfono sul tavolo, rinunciando a proseguire nel suo intervento ed allontanandosi dalla sala.
Venivano a mancare così, ai diversi aderenti all’Adiconsum in sala, a tutti gli utenti direttamente interessati ed anche a noi del Comitato, una serie di riferimenti, notizie, indicazioni e risposte, utili, urgenti e necessarie nell’immediato per la tutela dei diritti nelle controversie individuali con Abbanoa.
Riteniamo che, nel frangente, il nostro Sindaco avrebbe dovuto tenere un atteggiamento diverso, più rispettoso e costruttivo nei confronti del responsabile Adiconsum che, per memoria, stava andando ad illustrare (principalmente rispondendo ai suoi assistiti), il suo parere circa la natura, le modalità, gli effetti e la complessiva “gestione” del procedimento di ingiunzione attivato nei loro confronti da Abbanoa.
Non era obbligatorio per nessuno essere d’accordo con le argomentazioni del responsabile Adiconsum, ma a nostro avviso (e non solo…) sarebbe stato più utile e produttivo non interrompere e disturbare il ragionamento del Dott. Vargiu e, con la calma, i toni ed i tempi adeguati e consoni al ruolo rivestito, chiedere di reintervenire sull’argomento una volta concluso il ragionamento da parte di chi – sino a quel momento e pur chiamato in causa da più persone – non aveva avuto ancora la opportunià di rispondere.

E’ stato purtroppo un episodio negativo (ed inutile)  sia nella forma ma soprattutto nella sostanza, poiché si stava andando ad affrontare con i presenti (tutti molto interessati alle proprie pendenze individuali con Abbanoa), gli aspetti urgenti e più specifici individualmente e, per altri aspetti, in forma collettiva.

In ogni caso, l’Assemblea riteniamo sia stata molto utile per almeno 3 ragioni;

  • intanto perché con essa si è finalmente conclusa una fase durata eccessivamente (circa 8 mesi, alla fine dei quali Abbanoa è tornata al punto di partenza ed anche la nuova Amministrazione ha sperimentato l’atteggiamento dilatorio circa la questione “oneri depurazione”);
  • perché alla fine di tale confronto, abbiamo avuto conferma e certezza anche per la attuale Amm.ne Comunale sulla legittimità, la validità e la sussistenza del diritto dei Silanesi a vedersi restituire le somme indebitamente riscosse da Abbanoa a fronte della depurazione reflui non resa nel periodo Ottobre/2006-Agosto/2015 ed a contestare ad Abbanoa il pagamento dei medesimi oneri sulle fatture pregresse al mese di Agosto 2015;
  • perché consente al nostro Comitato Abbagiusta di riprendere la propria azione di coordinamento, indirizzo, informazione e mobilitazione per tutti gli interessati, avendo un quadro più chiaro e definito sul da farsi nel breve, medio e lungo termine.

A tal fine, come abbiamo anticipato in chiusura alla Assemblea di Lunedi 15 u.s. – IL COMITATO ABBAGIUSTA CONVOCHERA’ URGENTEMENTE UNA RIUNIONE OPERATIVA PER TUTTI I CITTADINI SILANESI ED IN SPECIAL MODO PER QUELLI CHE HANNO ADERITO AL COMITATO SOTTOSCRIVENDO LE RICHIESTE TRASMESSE AD ABBANOA DAL MESE DI GIUGNO 2015 INSIEME A COLORO (ad oggi circa un centinaio) CHE HANNO GIA’ COMPILATO LA PRE-ADESIONE ALLA CLASS-ACTION CONTRO ABBANOA.
Nel corso di tale Assemblea, verranno assunte dai partecipanti in maniera trasparente e democratica tutte le decisioni circa la definitiva formulazione e l’avvio mediante deposito della istanza al Tribunale di Cagliari, della Class-Action sugli oneri di depurazione e/o sul problema dell’acqua potabile.
Nella medesima Assemblea, chiederemo al Dott. Vargiu ed all’Adiconsum, di dedicare uno spazio apposito, esclusivamente alla trattazione in sede tecnica/amministrativa delle situazioni individuali per coloro che abbiano effettuato reclami di qualsiasi tipo mediante Adiconsum (o anche individualmente) ed abbiano ricevuto decreti di Ingiunzione o preavviso di slaccio;

Sarà nostra cura comunicare con il maggior anticipo possibile la data della Assemblea di cui sopra.crap09

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