(… ascoltare e riflettere)
Oggi 15 Giugno, a Cagliari, si è tenuta l'Assemblea dell'ANCI (l'Associazione dei Comuni) che era stata indetta per affrontare il problema delle fatture emesse da Abbanoa nei giorni scorsi per l'addebito dei cosidetti "conguagli regolatori".
L'assemblea si è resa necessaria a seguito delle numerose richieste pervenute dai Sindaci ed Amministratori sardi (specialmente quelli dei piccoli e medi centri) ai quali migliaia di cittadini si sono rivolti nei giorni scorsi e si stanno rivolgendo tutt'ora per avere informazioni, conforto, assistenza e soprattutto solidarietà per l'ennesimo balzello gentilmente offerto dal gestore del servizio idrico integrato Abbanoa SpA.
Da tempo e da più parti, in ordine alle vicende ed ai comportamenti del Gestore Abbanoa, si sente ripetere e biasimare circa l'assordante silenzio e la inspiegabile assenza della politica (locale e regionale soprattutto, che sono, in fondo ed ahinoi, la stessa cosa…)
Ebbene: oggi, almeno in parte, la politica ha parlato. O meglio, è stata costretta dagli eventi a parlare.
Sentiamo un pò le News:
abbiamo scelto di riprodurre il servizio del TG di Videolina odierno in quanto riteniamo che sia superfluo ogni ulteriore commento o interpretazione.
L'assessore regionale ai LL.PP. Maninchedda conferma che:
1) " … i conguagli sono legittimi non perchè è il giudizio della Regione ma perchè lo dicono le carte con molta nettezza..";
2) i cittadini devono essere consapevoli che i conguagli nascono da un errore fatto dall'Ente partecipato dei Comuni (l'ex ATO ora Egas, insomma) a suo tempo nel 2002, e mancati aggiornamenti biennali…".
Il Presidente dell'Anci Piersandro Scano a sua volta auspica che:
3) "…si mettano le carte in tavola perchè si capisca qual'è effettivamente la situazione; la gente è molto arrabbiata e ci sono in atto i ricorsi ed i reclami presso gli organi giusdizionali; noi diciamo ai cittadini: fate in coscienza quello che ritenete giusto fare".
Riepilogando e se non abbiamo capito male, la "politica" ieri è arrivata alle seguenti conclusioni:
1) Il balzello viene fuori oggi ma è dovuto ad un "errore" del 2002 fatto dall'Ente (ex Ato ora Egas) che esiste, come da Statuto per ["…svolgere, le funzioni di organizzazione del Servizio Idrico Integrato, costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue, ovvero da ciascuno di suddetti singoli servizi, i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali. In particolare cura: la scelta della forma di gestione, la determinazione e modulazione delle tariffe all’utenza, l’affidamento della gestione e relativo controllo"].
Insomma, questo Ente che esiste ed'è pagato da tutti noi principalmente per "regolare" correttamente la tariffazione sbaglia per un decennio ed oggi – a distanza di 14 anni dal primo errore – pagano tutti i cittadini (inclusi quelli che sino al 2012 magari vivevano all'estero e l'unica acqua sarda che utilizzavano era quella del mare nelle ferie estive!).
2) Questo "errore" (che a detta dell'Ass.re Maninchedda ha almeno una paternità ed anzi a grattare bene forse più di una…), può essere tranquillamente sanato mettendo disinvoltamente le mani in tasca ai cittadini perchè "lo dicono le carte" (cit. Ass.re LL.PP. Maninchedda).
Interessante! e magari quelle carte si sono anche "autovergate" verrebbe da chiedersi…
Tranquilli dunque; magari scopriremo fra altri 14 anni che anche i criteri e le modalità di esazione del "conguaglio regolatore" (con autorizzazione dello stesso Ente che sbagliò nel 2002 e benedizione dall'attuale Assessore Maninchedda) erano frutto di un errore; capita….
L'importante è che nel frattempo tutto scorra; che i cittadini paghino senza porsi troppe domande e, soprattutto, senza porle a chi sta lavorando e sacrificandosi per loro. Complimentoni!
3) Dulcis in fundo non ci resta che consolarci con la augusta conclusione del Presidente dell'ANCI Sardegna Piersandro Scano che, a conclusione della assise di ieri, viste tutte le "carte in tavola" e le argomentazioni fornite dalla Regione per mezzo del suo Assessore Maninchedda, dall'Egas, da Abbanoa e dai Sindaci – preso atto del fatto che la gente "è molto arrabbiata" (Ma va? E perchè mai dovrebbe esserlo?) – ci suggerisce "di fare in coscienza ciò che riteniamo giusto di fare".
Insomma, suona più o meno così: cari cittadini e consumatori sardi utenti/clienti di Abbanoa fate un pò come vi pare (ma beninteso secondo coscienza…)! Noi Sindaci, in fondo siamo troppo pochi (377 circa…) per provare ad assumere almeno a maggioranza una posizione qualsiasi circa questa vicenda…
E poi, come glielo diciamo al Comitato Istituzionale di Egas (che è composto da 11 nostri altri colleghi Sindaci http://www.ato.sardegna.it/#!sub_6*Organi_Istituzionali) che "forse" è stato fatto un'altro errore se non addirittura una colossale minchiata?
In conclusione ringraziamo del consiglio il Presidente ANCI Piersandro Scano; per quanto ci riguarda abbiamo messo a lavorare le nostre "coscienze" già da un pezzo; anche perchè per voltarsi dall'altra parte su vergogne e soprusi come quelli prodotti da Abbanoa negli ultimi anni ci vuole veramente stomaco!
Oppure (magari e visto l'imbarazzante silenzio della stragrande maggioranza dei Sindaci), può aiutare anche il rivestire un qualsiasi ruolo "istituzionale"; che non si sa mai…
Pòbera terra! (cit. un nostro amato compaesano).